Scuole a Roma, sul serio.

Il 3 e 4 ottobre puoi fare qualcosa per le scuole dalla tua città.

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Chi sono

Da quattro decenni mi occupo di insegnamento, valutazione e politiche scolastiche. Direttore generale dell'Invalsi dal 2014 al 2020, dirigente scolastico e docente nella scuola primaria e alle superiori.

Capo segreteria del Sottosegretario di Stato Marco Rossi-Doria (Governi Monti e Letta).

Per dieci anni sono stato presidente dell’Asal, la maggiore associazione di scuole dell’area romana.

Ho partecipato alla redazione delle Indicazioni nazionali del 2012 e a diversi provvedimenti sull’organizzazione e la valutazione dei servizi scolastici.

Ho collaborato alla redazione del Progetto educativo delle scuole dell’infanzia del comune di Roma, nella commissione presieduta dalla prof.ssa Clotilde Pontecorvo con l’assessore Maria Coscia.

Proposte

Il mio contributo alla realizzazione del programma Calenda sulle Politiche Sociali e Educative, con focus su Politiche Educative.

L’analisi

A Roma funzionano 395 nidi gestiti dal Comune o in convenzione, 321 scuole dell’infanzia comunali e poco più di 300 tra scuole primarie e medie (Istituti comprensivi) e secondarie di secondo grado (licei e istituti tecnici e professionali). È il sistema educativo e scolastico cittadino più grande d’Italia.

La qualità di queste scuole lascia molto a desiderare e, quel che più preoccupa, è estremamente diseguale. Ci sono scuole con parchi e attrezzature moderne accanto a scuole nel più totale degrado.

Negli ultimi cinque anni la situazione è ulteriormente peggiorata. Persino l’agenzia incaricata dal Comune di Roma di monitorare la qualità dei servizi (Acos), nel recente rapporto di fine consiliatura presentato lo scorso 7 luglio, dice testualmente “nessun servizio nel 2020 raggiunge la sufficienza”. Per quanto riguarda i servizi educativi l’Acos documenta come la qualità dei nidi sia progressivamente calata dal 2015 al 2020.

Per evitare impegni generici occorre chiarire che la qualità dell’insegnamento non dipende dal Comune. Tuttavia sono di sua stretta pertinenza molti servizi rivolti alle scuole, tutti fondamentali per offrire una buona esperienza scolastica ai nostri ragazzi. Nello specifico, ho individuato nove temi su cui intendo intervenire, e le loro maggiori criticità.

Edilizia scolastica Nuove scuole, ristrutturazioni, manutenzione straordinaria, ecc. Criticità: edifici ammalorati e pericolosi.
Arredo Banchi, cattedre, armadi, mobili per gli uffici. Criticità: arredo non sufficiente malgrado i consistenti aiuti governativi.
Manutenzione Dal vetro rotto al rubinetto che perde, compresa la disinfestazione anti topi e anti processionarie. Criticità: uffici tecnici.
Verde interno alle scuole Dallo sfalcio dell’erba alla sistemazione dei giochi esterni. Criticità: non è raro il caso di chiusura dei giardini perché invasi dalla sterpaglia e dalla sporcizia.
Mensa e refettori È indispensabile per aprire classi a tempo pieno. Include il servizio e la cura delle cucine e dei refettori Criticità: c’è l’annoso problema del servizio in autogestione che è stato annullato ma va avanti in proroga da anni.
Assistenza disabili Assistenza materiale ai bambini non autonomi. Criticità: operatori insufficienti e per lunghi periodi mancanti.
Trasporto scolastico Servizio dalla zone mal collegate e per gli alunni non deambulanti. Criticità: il trasporto dei disabili è poco flessibile.
Lotta alla dispersione scolastica Progetti di recupero degli alunni che non possono pagarsi le ripetizioni. Interventi per l’inclusione degli alunni rom. Criticità: è un tema praticamente ignorato dal Comune.
Offerte culturali e sportive nelle sedi scolastiche Biblioteche, bande, attività sportive e non. Criticità: offerta molto disomogenea. I 15 municipi si muovono in modo del tutto scoordinato e spesso non si accordano con le scuole
Nidi e scuole dell’infanzia Formazione delle educatrici, delle insegnanti e delle coordinatrici, reperimento delle supplenti. Criticità: formazione del personale carente e discontinua, saltano spesso le supplenze

Le proposte

Ho tre proposte a breve termine, per garantire il buon funzionamento di tutte le scuole, e alcune proposte per passare da una buona normalità all’eccellenza.

Costituzione di una Consulta permanente composta da:

  • Dipartimento per le Politiche Educative e Scolastiche
  • Uffici Servizi Educativi dei 15 Municipi
  • Rappresentanti delle scuole (dirigenti, presidenti dei consigli di istituto)

Con questi compiti:

  • Stabilire le modalità di presa in carico per ciascuno dei 9 temi su elencati
  • Condividere la struttura della Piattaforma Unica Servizi alle Scuole (vedi seconda proposta)
  • Concordare su alcuni principi di priorità (Simili ai codici dei Pronto Soccorso). Ad esempio:
    Guasti che comportano l’interruzione del servizio (es: mancanza acqua)
    Guasti che comportano pericolo per gli alunni (es: ringhiere instabili)
    Guasti che comportano disagi di varia intensità (es: sfalcio dell’erba)

Realizzazione di una Piattaforma Unica per inoltrare le richieste di intervento delle scuole e tenere traccia dei tempi di risposta degli uffici competenti (Uffici servizi educativi e Uffici tecnici dei municipi).

In questo modo tutte le scuole romane avranno il pieno controllo degli interventi richiesti e della maggiore o minore tempestività delle risposte.

Dovrebbe essere una piattaforma semplice da usare che consente al Comune di monitorare la quantità e il costo degli interventi richiesti e agli uffici tecnici dei municipi di intervenire in modo sollecito nelle scuole con maggiori difficoltà.

Rilancio della formazione professionale obbligatoria con moduli di non meno di 40 ore l’anno. Confronti e scambi tra team di docenti. Introduzione di strumenti di autovalutazione e di miglioramento mirato del servizio.

Snellimento della procedura di chiamata delle supplenti utilizzando una specifica app.

Quello che segue è solo un primo elenco di interventi più ambiziosi e innovativi che possono essere realizzati a condizione che il funzionamento ordinario sia garantito a tutti. Alcuni di questi progetti sono stati realizzati in anni passati per poi essere fortemente ridotti o abbandonati malgrado un unanime consenso.

  • Insegnamento dell’inglese con esperti madrelingua
  • Rilancio dei Campi-scuola in tutti i periodi dell’anno
  • Rilancio e arricchimento del catalogo delle gite di istruzione
  • Edilizia scolastica innovativa (esempio: aule per discipline in cui ruotano le classi; mobiletti individuali degli alunni, ecc)
  • Andare a scuola da soli (con percorsi protetti e supporto organizzativo)
  • Scambi scolastici con l’estero
  • Portale giovani per la ricerca di lavori temporanei
  • I Grandi incontrano gli studenti. Catalogo di personalità della cultura e dell’arte che si sono messi a disposizione, gratuitamente, per incontri e lezioni magistrali nelle scuole

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